“Singolare Femminile” di Sveva Casati Modignani
Questo romanzo dalla lettura scorrevole racconta una saga familiare che, attraversando diverse generazioni, si incentra maggiormente su Martina, particolarissima figura che mostrerà la sua ribellione verso il predominio maschile mettendo al mondo tre figlie, con tre diversi uomini, senza mai sposare nessuno di loro.
Le vicende narrate mostrano, di volta in volta, una protagonista diversa, espressione di diverse femminilità, diversi modi di pensare e reagire, universi a sé che lottano per farcela da soli. Gli uomini, in questo libro, sono solo figure di contorno, perché quello che, in questa occasione, l’autrice vuole sottolineare, è proprio il mondo interiore delle donne, con le loro mille contraddizioni, le debolezze, ma anche la tenacia e l’amore incondizionato che sanno offrire.
La trama, a volte un po’ troppo irreale e decisamente tinta di rosa, ha però la forza narrativa per cui l’autrice è nota: nonostante tutto, infatti, il romanzo è coinvolgente al massimo. E’ un libro che non si riesce a metter via prima dell’epilogo e dalle cui pagine le emozioni trasudano con semplicità, dimostrando che la Casati Modignani sa perfettamente come parlare al cuore delle donne.
“Singolare femminile” è una vibrante e orgogliosa affermazione della maternità e il personaggio di Martina dà vita ad una figura “singolare”, pienamente consapevole della vocazione più autentica della donna: quella di generare la vita. Martina esprimerà questa vocazione che supera il femminismo per seguire la via della femminilità. La sua vicenda insolita inizia negli anni Quaranta e arriva ai nostri giorni, intrecciandosi con quelle di sua madre Vienna e della nonna Ines. Ne scaturisce un “ritratto di signore” davvero catturante per la sua originalità. Questo romanzo è un’opera corale, intensa, commovente. Sveva Casati Modignani ce la offre con la sua consueta sensibilità, affrontando un tema che riguarda le donne molto da vicino.
Recensione a cura di L.P.