Donne e libri: oggi parliamo di Sibilla Aleramo
Continuano le recensioni di opere di grandi scrittrici antesignane del movimento femminista. Oggi accendiamo i riflettori su “Una donna”, di Sibilla Aleramo.
“Una Donna” sembra un titolo semplice di un romanzo autobiografico, e invece è un titolo complesso e profondo come è spesso la vita delle donne. Un romanzo questo autobiografico sì ,ma con forti connotazioni sociali dei primi movimenti peroranti l’emancipazione femminile, in questo contesto si collocano sezioni meditative caratterizzate da una prosa raffinata e piena di amare considerazioni:
“Tutti si accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna, rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose: quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole […] e incominciai a pensare se alla donna non vada attribuita una parte non lieve del male sociale.”
Il romanzo si apre con il racconto della fanciullezza e la descrizione di un legame forte e profondo (quello con il padre per il quale prova «un’adorazione illimitata»).Poi la solitudine.
La violenza del marito e la soffocante atmosfera del paese la spingono a ritenere se stessa quasi morta e, dopo il tentato suicidio, a ritrovare sollievo nella scrittura. Si trasferisce a Roma dove, giovane redattrice di una rivista femminista, inizia il suo doloroso percorso di rinascita e autocoscienza. Dopo un breve ritorno in paese dal marito malato, ma pur sempre deciso a soggiogarla e respingere le richieste di separazione, prende la decisione della fuga verso il nord, spezzando quella «catena» che aveva già condotto la madre alla morte. Sola, senza il figlio amato, con la speranza che un giorno, leggendo i suoi scritti, lui comprenda le ragioni che l’hanno spinta verso una scelta così drammatica.
Attraverso la sua vita – spesso amara, vissuta intensamente tra amori, passioni, poesia e libri – la Aleramo parla della condizione della donna nella società, una tematica sempre attualissima che ci porta a riflettere su se, come e quanto questa condizione sia, oggi, realmente cambiata. Una voce chiara, forte e distinta per affermare l’importanza di essere donna: questo è il libro di Sibilla Aleramo. E per questo motivo viene considerato uno dei primi romanzi femministi comparsi nel nostro paese, perché è una decisa dichiarazione del diritto che la donna ha di essere tale e di affermare la propria identità personale indipendentemente dal suo essere moglie e madre.
L.P.